Ogni cane di razza ha un pedigree. Ogni cane non di razza sembra
disegnato da un architetto pazzo. Ognuno di loro ha caratteristiche, ora
categorizzate e ora non categorizzabili. Mai nessuno, o quasi, che
abbia pensato a un pedigree dei padroni di cani. Ne esistono di tutti i
tipi. E se è vero che il cane somiglia sempre al padrone, è vero che i
difetti derivano tutti dal secondo e i pregi sopravvivano a dispetto
dell'uomo.
C'è la Donna Borsa. Tiene un cane come se fosse un mascara, lo
nasconde nella Louis Vuitton e quando si soffia il naso incipriato a
volte confonde il kleenex col pelo dell'animale bonsai. Di solito ha un
cane femmina - così da potersi sentire più bella di lei - ma può anche
avere un cane maschio - così da potersi sentire desiderata.
CANI E SOSIA
C'è l'uomo Palestrato. Possiede soltanto molossoidi. Si vanta che gli
somiglino, anzitutto nell'incutere paura. Se possiede un doberman, è
gigante come nessun altro. Se possiede un pitbull, non fa combattimenti
ma potrebbe farli. (..) Ogni suo cane è un'estensione fallica. Ogni suo
cane non ha mai erezioni affettive. C'è la Coppia Che Non Ha Avuto Figli
e quindi ha preso un cane. Lo vezzeggia, lo fa dormire sul letto,
salire sul tavolo. Lo umanizza per non sentirsi sola. Alla fine il cane
sembrerà come un libro lontano di Oriana Fallaci.
C'è l'Uomo Solitario che possiede un cane perché aiuta l'abbordaggio e
fa tanto esistenzialista pensoso. C'è la Donna Poverino, che non sa
brontolare il cane perché, appunto, è "poverino". Col passare degli
anni, il cane avrà le fattezze del compagno di classe grasso che tutti
prendevano in giro tranne sua madre. Quella che lo rimpinzava. Quella
che aveva anche un cane-poverino (..). C'è il Padrone Lupo, per cui il
cane è solo un sistema d'allarme semovente. Preferirà pastori, meglio se
incazzosi. Non presterà mai troppa attenzione alle sue esigenze e si
vanterà con gli amici di quanto sia bravo a disperdere gli estranei con
la sola imposizione della mandibola.
CANI E SOSIA
C'è l'Uomo Cacciatore, che non potendo più cacciare suoi simili si è
dato ai tordi. Forse perché, in intelligenza, gli somigliano - e non in
difetto. Avrà cani da riporto, che non riporteranno mai indietro
riconoscenza. Consapevoli che andrebbe sprecata. C'è la Donna Cappotto,
che veste i cani male come si veste lei. Male. In tutto ciò, va detto,
risiede una certa coerenza. C'è l'Uomo Abbandonante, che lascia i cani
soli d'estate, e poi quando vede i servizi in tivù sui canili si
commuove. C'è l'Uomo Che Incatena. Ha sempre tenuto alla corda il cane,
relegato in giardino e comprato quando il figlio era piccolo . Poi il
figlio è cresciuto, la mamma imbiancata e quel cane non è più stato
liberato dalla sua impiccagione legalizzata.
CANI E SOSIA
C'è il lettore, che magari prende un cane perché il protagonista del
suo libro migliore, o film, o disco, aveva un cane. E allora lui lo
prende. Come fosse il Calvados dell'Alligatore. E quasi sempre ci fa
amicizia, perché il Lettore fatica a vivere ma non a sognare. E il cane,
qualsiasi cane, appartiene più al sogno che alla vita. C'è l'Anziana
Che Frequenta I Veterinari come i vecchi frequentano il bar. Come quelli
che leggono i necrologi per accertarsi di non essere ancora morti. (..)
Il veterinario è il medico che mai ha avuto, l'ultimo aggancio alla
dimensione terrena.
L'ultimo abbaio lanciato a caso contro il mondo. C'è l'Educatore, che
insegna al suo cane come dare la zampa e mettersi a cuccia,
dimenticandosi di imparare a volergli bene. C'è il Tartufaio, che ha
acquistato un Lagotto per cercare tartufi che mai troverà e che dirà di
aver trovato, comprandoli sotto casa ed esibendoli alla moglie con la
fierezza di chi entra al bar raccontando di avere appena fatto sesso con
Jennifer Connelly. Al bar fingeranno di credergli. La moglie, no. E'
per quello che i mariti non stanno quasi mai a casa. C'è la Donna Fango,
che il cane non si può perché sporca. C'è l'Uomo Pelo, che il cane non
si può perché spela. Di solito l'Uomo Pelo è calvo, anche da qui la sua
repulsione canina. A chi tutto, a chi niente.
C'è il padrone Farmaco, che (..) sottopone a mille check-up il cane
nella speranza che, se sta bene lui, sta bene anche il Padrone. Non si
fa le analisi del sangue dal governo Rumor, durante il quale peraltro
neanche era nato, ed è un Woody Allen al contrario. Per ogni sintomo che
avverte, dal medico non va mai. Però in compenso ci porta il cane. Sia
un cane erotomane come lui. C'è la Frigida, che ha un cane asessuato
come lei. C'è l'Astemia, che ha paura dei cani e sicuramente neanche
beve.
CANI E SOSIA
C'è l'Uomo Col Pedigree e la Donna Da Canile, il primo che vuole solo
un cane bello, la seconda che vuole solo un essere da salvare. C'è il
Violento e la Crocerossina, il Debole e la Coccolona, lo Scrittore e la
Spettatrice. Ci sono loro e tanti altri ancora. Ci siamo noi. mai che
guarisca per osmosi. C'è il Dressagista, che porta a spasso il cane come
il cavallerizzo il cavallo. Nel suo caso, gli ostacoli da saltare sono
le cacche nel marciapiede, che scavalca piroettando e citando Sergei
Bubka.
C'è l'Animalista, che scotennerebbe il collega ma guai a chi osa
mangiare in sua presenza un'alga, anch'essa frutto di Madre Natura -
mentre il collega, al massimo, è figlio della serva.(..) C'è quello che
il cane non lo ha mai avuto. Quello che lo ha avuto e non lo voleva.
Quello che ce l'ha ed era meglio se non ce l'aveva. C'è la Canara, che
porta i suoi dodici randagi a spasso quando viene il tramonto. C'è il
Canaro, che una volta mi pare finì pure in cronaca. C'è l'Hippy, che
chiede l'elemosina in centro e tu gliela fai, se gliela fai, non perché è
povero ma perché ti ha intenerito il cane.
Un cane è un’ombra discreta, un amico fedele, un’anima sperduta. Senza
una guida sicura, rispettosa e amorevole, sarà un essere vivente senza
bussola né gioia.
La vita di un cane dipende dalle tue vibrazioni. Da
quello che sei dentro. Da quanto sei riuscito a entrare in sintonia con
lui. Da quanto sei riuscito ad abbattere il muro della menzogna.
Con un cane devi essere essenziale. Come in un romanzo.
Non insegnate ai bambini la vostra morale, è così stanca e malata. Cantava qualcuno.
Non insegnate ai cani le vostre cattive vibrazioni, sono così bieche e sbagliate. Abbaiava qualcuno.Un libro, quello di Andrea Scanzi, che è da leggere con ampi respiri.
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